Un titolo nato con l’intenzione di emozionare: questo è “That Dragon, Cancer”. Il videogioco, in uscita nel 2015 se i programmi verranno rispettati, narra la vera storia del piccolo Joel e della sua lotta contro il demone di un tumore celebrale che lo ha strappato all’affetto dei suoi cari. Ma è anche la storia di Ryan e Amy Green, i genitori di Joel e sviluppatori di quest’opera che ha dovuto lottare con il crowdfunding per venire alla luce.
«Il videogioco era il media perfetto per raccontare la storia di Joel» dice Ryan Green, sviluppatore da quindici anni. Per onorare la memoria del figlio, morto nel marzo 2014, Ryan e la moglie hanno fondato una software house e si sono dedicati a realizzare un videogame che racchiudesse la loro esperienza emotiva nel crescere il piccolo Joel in lotta contro cancro, che nel gioco viene chiamato “drago” o “mostro”, ma mai con il suo vero nome. That Dragon, Cancer ha lottato contro il tempo e ha vinto, concludendo la campagna su Kickstarter con tre mesi d’anticipo.
Coloro che hanno contribuito con 15 $ riceveranno una copia digitale del gioco, chi ha dato 30$ potrà scaricare anche la colonna sonora. Con 75$ si può anche accedere al “dietro le scene” e provare la prima demo del gioco, quella presentata alla stampa. Il gioco si farà e sarà esclusiva della piccola console android OUYA, il cui team ha creduto e finanziato il progetto, ottenendo l’esclusiva temporale sul titolo che verrà rilasciato in simultanea anche su Steam in formato Pc e Mac.
That Dragon, Cancer sarà diviso in cinque “livelli emotivi” che raccontano cinque fasi della vita di Joel vista con gli occhi dei genitori.
Il giocatore, esplorando i livelli, sblocca i ricordi della famiglia Green. La narrazione è poetica, grazie ad uno stile grafico che presenta i personaggi senza tratti somatici e ad ambienti realizzati con uno stile volutamente spigoloso e poligonale, ma senza rinunciare a un sistema d’illuminazione complesso e ad animazioni realistiche.
Ryan ha pensato che questo stile semplice aumenti il coinvolgimento dei videogiocatori, immersi così in un’atmosfera realistica, ma allo stesso tempo sognante. Sofferenza e speranza sono linguaggi universali, per questo i personaggi sono senza volto, affinché chiunque possa immedesimarsi nelle loro emozioni.
Emozioni veicolate anche dalla colonna sonora che accompagna dolcemente le immagini senza mai coprire i pensieri dei genitori di Joel che vengono scritti a schermo e recitati da voci fuori campo.
That Dragon, Cancer può essere classificato come un’avventura punta e clicca che propone enigmi molto semplici concentrando l’attenzione sull’ambientazione e la sfera emotiva dei personaggi. È un tipo di immersività che solo questo media poteva garantire. Le poche immagini rilasciate alla stampa e visibili su YouTube sono bastate a scaldare il cuore non solo dei cultori dei giochi “indie” e delle avventure punta e clicca, ma anche di videogiocatori abituati agli sparatutto, ai GDR o altri generi.
Questo titolo vuole riportare l’esperienza sensoriale a un livello emotivo più familiare e puro, toccando tasti difficili che vanno dall’eutanasia alle cure palliative, il dolore e la difficoltà nell’accettare la diagnosi, la paura e la forza di lottare per la speranza, senza la quale non si può lottare contro il dragone per strappare Joel al suo destino o accettarlo e compiere con lui il viaggio. Una profondità insolita per un videogioco, che si dimostra comunque un media in grado di trattare anche argomenti complessi sfruttando i mezzi a propria disposizione. Quest’opera è quindi anche una lotta contro la consuetudine e lo standardizzarsi del linguaggio videoludico, troppo spesso piegato alle logiche di mercato e che qui esplode in tutta la sua espressività e possibilità.
La speranza è che That Dragon, Cancer possa raggiungere un pubblico molto ampio; i commenti sulla pagina Kickstarter dello sviluppatore fanno comunque sperare che vi siano molte persone in grado di apprezzare le sfumature dell’odissea interattiva di questa famiglia che è riuscita a trovare parole e mezzi nuovi per raccontare la sua storia.
Ecco un estratto della Demo, “Enjoy It”!
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